Alchechengi

Conosciuto anche con il nome di “lanterna cinese” o Physalis, l’alchechengi è un frutto particolarmente apprezzato tanto per le sue qualità estetiche che nutritive. È una bacca arancione brillante, grande come una ciliegia, chiusa in un calice di foglie che serve per proteggerlo.
Nel 2010 il Ministero della Salute ha ufficialmente confermato che l’Alchechengi è un frutto che offre molti benefici all’organismo e può integrare bene un’alimentazione sana e equilibrata. Tra le proprietà più conosciute e rinomate, troviamo il suo essere un depurativo e un diuretico naturale. Nel campo della fitoterapia viene utilizzato per trattare i calcoli renali e la gotta.
L’Alchechengi è ricco di vitamina C (ne contiene il doppio rispetto ad un limone!), che svolge un’azione antiossidante ed è un buon alleato per le nostre difese immunitarie.

COME SCEGLIERLO E GUSTARLO
L’alchechengi, una volta sbucciato, può essere consumato crudo o cotto.
Il frutto è maturo quando il calice è “friabile”, ovvero le foglioline appaiono quasi secche.
Si conservano in frigorifero nello scomparto dedicato alle verdure, meglio se avvolti da un panno che li protegga dall’eccessivo freddo.
L’alchechengi è delizioso ricoperto di cioccolato! Si può gustare anche in insalata o prepararne una marmellata dal gusto unico.

FRUITPEDIA
L’Alchechengi ha origini in Europa e Asia. È un’erbacea perenne e si riconosce facilmente per i calici che avvolgono la bacca, simili a piccole lanterne arancioni.
Il suo nome ha origini molto antiche: deriva infatti da una latinizzazione dell’arabo al-kakang, letteralmente “lanterna cinese”.
Già nell’antichità era presente nei testi medici cinesi, arabi, greci, indiani e addirittura inca.