Coltivazione melograno in vaso

La melagrana: il frutto conosciuto fin dall’antichità

Dentro la buccia robusta di melagrana si nascondono dei chicchi color rubino, dal gusto agrodolce, ricchi d’acqua, vitamine, fibre, antiossidanti e antocianine. Apprezzata per i suoi benefici fin dall’antichità, per i Greci e i Romani era il simbolo della fertilità. Oggi, regalare il frutto a Natale e consumarlo nella notte di San Silvestro è di buon auspicio per l’anno nuovo. Con i suoi chicchi e il suo succo si preparano dei deliziosi primi piatti, salse di accompagnamento, dolci e ganache per farcire le torte. Se avete un giardino, un terrazzo o un po’ di spazio sul balcone, approfittatene per coltivare la pianta di melograno in casa. Potete scegliere tra melograno da frutto che vi offrirà frutti biologici succosi, oppure il melograno da fiore (melograno ornamentale) che decorerà lo spazio con sgargianti fiori arancio-rossi. Tutti possono piantare il melograno, basta seguire alcune semplici regole e qualche prezioso consiglio.

Come seminare il melograno in vaso

A chi vuole coltivare il melograno in vaso, senza avere il pollice verde, gli esperti consigliano di prediligere il melograno nano. Una varietà di melograno che non supera il metro di altezza, e che con poche cure cresce rigogliosa e con dei fiori bellissimi. Vediamo come piantare il melograno: una volta procurati i semi di melograno, si deve disporre di un vaso che abbia una capacità di almeno 20-30 litri di terreno. Il terriccio deve essere ben drenato e compatto, composto da una parte di argilla o pietrisco fine e sabbia. Per riprodurre l’habitat perfetto per la pianta di melograno, l’ideale è utilizzare la terra della campagna. I semi di melograno devono essere collocati in un buco centrale di almeno 6 cm di profondità e poi ricoperti di terra.

Periodo e temperatura ideale per la coltivazione di melograno in vaso

Chi vive nelle regioni del Nord Italia dovrà cominciare a piantare il melograno in primavera. Invece, nelle regioni del Centro-Sud il periodo migliore per la coltivazione del melograno in vaso è dall’autunno fino alla fine della stagione invernale. Oltre a sapere quando piantare il melograno, si deve scegliere una posizione soleggiata e luminosa, questo perché tutte le varietà, compreso il melograno nano, non amano l’ombra. Il melograno in vaso resiste bene sia alle temperature invernali che a quelle estive, l’importante è che la temperatura non scenda mai sotto i -20° C. Se si vuole provare a seminare il melograno a temperature invernali molto basse, si dovrà proteggere la pianta con dei teli da giardinaggio o spostarla in zone riparate.

Come coltivare il melograno: consigli utili per la cura della pianta

Una volta terminata la coltivazione del melograno, si dovrà programmare la sua irrigazione e concimazione. La pianta di melograno in vaso non necessita di tanta acqua, d’inverno è sufficiente un’annaffiatura ogni due settimane, una volta alla settimana nei periodi più caldi. Bisogna evitare i ristagni d’acqua a livello radicale, facendo attenzione che il terreno si asciughi tra un’irrigazione e l’altra. L’eccesso d’acqua provoca una spaccatura della buccia, mentre nel melograno ornamentale procura danni alle radici. Un ottimo concime per melograno è il fertilizzante naturale: da aggiungere circa 20 grammi in vaso ogni due mesi. Il periodo ottimale per la potatura è dopo la raccolta, a ottobre e novembre, o a febbraio e marzo. Per dare al melograno da frutto la forma a cespuglio, si effettua la potatura a circa 20 cm da terra, successivamente si mantengono solo le branche principali e si sfoltiscono le altre, per la forma ad alberello, invece, vanno eliminati tutti i rami basali.

Coltivazione melograno: il momento della raccolta e della conservazione

La maturazione di melagrana avviene in autunno, dalla buccia di colore rosa acceso si capisce che il frutto è pronto per essere raccolto. Quando, sulla buccia, si nota una spaccatura significa che è molto matura, meglio raccoglierla prima se si desidera conservarla più a lungo. Per la raccolta dei frutti del melograno in vaso è bene munirsi di cesoie, infatti, sono ben saldi al picciolo e se si tira con la mano si rischia di spezzare i rami. Si può decidere poi di conservare i frutti a temperatura ambiente, in tal caso si conserva per circa una settimana. Invece, in frigorifero si conserva per circa un mese, anche se, una volta aperta, la si può conservare per un massimo di 4 giorni.

Quante sfiziose ricette si preparano con la melagrana fresca!

C’è chi la sgrana tagliando prima la calotta e poi dividendola in 4 e chi lo fa immergendola nell’acqua, l’importante è che il suo colore sia brillante, la superficie integra e liscia. Per chi trova difficile l’operazione e vuole velocizzarla può provare i chicchi di melagrana F.lli Orsero, 100% frutta già pronta da gustare, lavorata artigianalmente nei nostri stabilimenti italiani. I chicchi sono così succosi e gustosi da poterli impiegare in molte preparazioni in cucina. Un ottimo primo piatto di successo assicurato è il risotto alla melograna: aggiungere al riso il succo ottenuto da chicchi di melagrana frullati, mantecare a fuoco spento il riso con il burro, e per creare un raffinato contrasto, anche cromatico, ricoprire con i chicchi freschi. Il retrogusto tannico di melagrana si sposa a meraviglia anche con i secondi di carne e il suo succo è talmente versatile che, unito ad acqua e zucchero, in pochi minuti diventa una coulis di accompagnamento per dolci al cucchiaio e per farcire le torte.