A scuola col bananito

È arrivato settembre. Per tutti ricomincia la routine, specialmente per i bambini e i ragazzi che si trovano di fronte alla sfida di affrontare un nuovo anno scolastico dopo i mesi di svago delle vacanze.

Un momento al tempo stesso esaltante e faticoso, che richiede grande dispendio di energia: per questo curare l’alimentazione in questo periodo è particolarmente importante.

Che alimento privilegiare, quindi, per una merenda sana ed equilibrata?

 

La scelta più adeguata è sicuramente quella della frutta: ricca di zuccheri, è una vera miniera di concentrazione e energia. Ma gli zuccheri non sono forse un alimento dannoso? Naturalmente dipende dalla tipologia di zuccheri.

 

Il fruttosio naturale – quindi quello contenuto nella frutta fresca – ha caratteristiche diverse da quello aggiunto nelle merendine, motivo per cui può essere considerato un dolcificante salutare. La quantità di zuccheri rispetto alle merendine, inoltre, è contenuta in percentuale molto minore, oltre ad apportare nutrienti importanti come vitamine, minerali e antiossidanti: sostanze indispensabili per una buona salute, specialmente nella stagione autunnale.

Non solo: la frutta è ricca di fibre, che innanzitutto danno un senso di sazietà imparagonabile rispetto a quello delle merende industriali, ma soprattutto sono un antidoto naturale all’assorbimento degli zuccheri. Insomma, un alimento ben congegnato.

 

Ci si deve a questo punto scontrare con il pregiudizio dei nostri ragazzi nei confronti della frutta. Eppure c’è un frutto che ne attrae inevitabilmente l’attenzione: il bananito.

Il bananito condivide le virtù alimentari della banana, ma la sua misura si aggira attorno ai dieci centimetri e il suo gusto è più dolce e delicato, tanto da ricordare il sapore della mela.

Studi dimostrano che i bambini sono naturalmente più attratti da cose piccole e carine. I motivi sono molti. Una delle ragioni è che oggetti di dimensioni ridotte fanno scattare in noi un sentimento di attenzione e cura nell’utilizzo: gli esseri umani, infatti, sembrano essere degli “accuditori” naturali, ed è su questo meccanismo che si fonda parte del nostro piacere nella compagnia dei cuccioli e nell’attrazione nei confronti delle miniature, tanto più se siamo circondati da adulti o cose di dimensioni più grandi della nostra.

Inoltre gli oggetti piccoli non possono lederci, quindi inconsciamente ci rilassano. Anzi, ci permettono di attuare un altro schema inconscio, che è quello del controllo.

Infine le piccole dimensioni ci rendono più attenti ai dettagli e ai particolari: stimolano quindi il nostro cervello all’attività.

 

Il bananito, insomma, è la merenda perfetta da infilare nello zaino di scuola per soddisfare il corpo e la mente di bambini e adolescenti.