Come coltivare la pianta di arancio in vaso

Il frutto più caratteristico della stagione invernale è sicuramente l’arancia, con le sue diverse tonalità di colori caldi e il suo profumo intenso e inconfondibile. Da alcuni anni è anche tornata in voga l’usanza di decorare l’albero delle feste con scorze e fette d’arancia essiccate, mettendo d’accordo la tradizione con il riciclo creativo. In genere la pianta di arancio viene coltivato a partire da talee e innesti: la pianta comincia infatti a dare frutti dopo diversi anni dalla semina, ma quando assaggiamo un’arancia particolarmente dolce e aromatica è difficile resistere alla tentazione di estrarne il seme e piantarla. Ecco quindi alcuni suggerimenti per piantare un arancio a partire dal seme.

Ricavare il seme di arancio

Prima di tutto, selezionate un’arancia il cui gusto vi piaccia particolarmente: i frutti che otterrete, infatti, se coltivati correttamente, avranno un gusto simile a quello dell’originale. Tagliate l’arancia a metà con l’aiuto di un coltello ed estraetene i semi, selezionando quelli che vi sembrano più grandi e “in salute”. I semi dell’arancio sono piuttosto coriacei: per fare sì che germoglino, quindi, vanno presi alcuni accorgimenti preliminari. Per prima cosa, i semi dell’arancio vanno lavati e sciacquati con acqua e sapone, per eliminare che vi rimangano attaccati eventuali residui di polpa che col tempo rischierebbero di ammuffire e deteriorarli. Dopo il lavaggio, è bene lasciare i semi d’arancio a bagno in acqua pulita per ventiquattro ore: questo aiuterà ad ammorbidire la parte esterna del seme. Con un coltello affilato, incidete la pellicina del seme d’arancio partendo dalla parte più affusolata e sbucciatelo. Questo faciliterà la germogliazione.

Piantare il seme di arancio

Perché i semi di arancio germoglino, prima di tutto vanno inseriti in una scatola di plastica rivestita di carta assorbente precedentemente inumidita. La scatola va chiusa e tenuta in una zona ombreggiata finché i semi non avranno cominciato a germogliare, dopo circa una decina di giorni. I semi che non hanno germogliato si possono a questo punto scartare.

Per la pianta d’arancio, è buona norma utilizzare un vaso in terracotta da riempire con uno strato di sassolini, e poi di terriccio misto a sabbia e ghiaia. Per ottenere un pH acido del terriccio, prediletto dalle piante di agrumi, si possono aggiungere dei fondi di caffè.

A questo punto, il seme d’arancio è pronto per essere piantato nel terriccio, a circa due o tre centimetri di profondità.

Prendersi cura della pianta d’arancio

La pianta d’arancio cresce in zone climatiche temperate e calde e non resiste alle rigide temperature invernali, quindi è bene valutare la possibilità di mantenere la pianta in casa fino all’arrivo della bella stagione. In ogni caso, posizionate la pianta d’arancio in una zona ben soleggiata. Il terreno della pianta d’arancio dev’essere umido ma senza mai eccedere: specialmente in inverno, attendete che la terra sia quasi asciutta prima di procedere con l’irrigazione, per evitare ristagni d’acqua che ne comprometterebbero la salute. La pianta d’arancio richiede molte sostanze nutrienti: è quindi bene utilizzare regolarmente del compost o concimi organici ricchi di azoto, fosforo e potassio.

Le piante d’arancio coltivate in vaso in genere non vanno potate: in caso di necessità di sfoltire la chioma, l’ideale è comunque aspettare i primi mesi dell’estate e procedere ad anni alterni.

L’arancia in cucina

L’arancia si presta come ingrediente di moltissime ricette, sia dolci che salate: dalla famosa e sorprendente insalata di arance e finocchi della tradizione mediterranea, alla creazione di confetture e marmellate per torte e biscotti, fino alla canditura della buccia. Il suo gusto al contempo zuccherino e acido dà infatti un tocco di originalità ad ogni piatto. In molti hanno la buona abitudine di bere una spremuta d’arancia al mattino: perché non provare a regalarle un dettaglio esotico in più? Basterà inserire alcune arance, precedentemente sbucciate e mondate dei filamenti più resistenti, nel frullatore. Prima di azionarlo aggiungete in quantità a piacimento delle fettine di radice di zenzero fresca, della curcuma fresca o in polvere, eventualmente dello zucchero e un po’ d’acqua per stemperarne il sapore. Dopo aver frullato, passate la spremuta attraverso un colino per eliminare i semi. La vostra spremuta, grazie all’aggiunta delle spezie, avrà così ottenuto un sapore originale, e un colore ancora più acceso!