09
lug
Dare il benvenuto con l’ananas: simbolo di ospitalità
Che era buono, già lo sapevamo tutti. Quanto fa bene, lo abbiamo scoperto insieme con il blog dei Fratelli Orsero. Che l’ananas fosse anche un simbolo di benvenuto è una storia ancora tutta da raccontare.
Un frutto dall’aspetto così curioso, dal gusto così generoso e così ricco di proprietà, infatti, non poteva che caricarsi di significati che vanno ben oltre la tavola e che, sempre e comunque, alla tavola ci riportano.
Non è raro trovare l’ananas all’ingresso di case signorili, come elemento architettonico di fontane o nelle pubblicità di hotel e ristoranti.
Il simbolo dell’ananas, però, varia a seconda che ci si trovi al di qua o al di là dell’Oceano Atlantico e la sua nascita si basa su una serie di leggende piuttosto verosimili.
Sicuramente, però, le storie più affascinanti legate all’ananas sono quelle che lo hanno reso simbolo di ospitalità e che sono nate e proliferate oltreoceano. Nel continente nel quale alcuni dicono sia avvenuto il primo incontro tra gli europei e l’ananas, i capitani di ritorno da lunghe spedizioni per mare, al loro ritorno usavano infilzare un ananas all’inferriata d’ingresso alla propria casa. In tal modo, segnalavano il ritorno dalla pericolosa avventura, invitando amici e conoscenti a condividere la gioia del ritorno.
Da lì, soprattutto nelle zone corrispondenti alla prime colonie europee nel territorio del Nord America, il simbolo dell’ananas ha iniziato a proliferare come bassorilievo sugli stipiti dei cancelli d’ingresso di tenute e coltivazioni, battenti delle porte d’ingresso, terminali dei passamano delle scale, colonne di letti a baldacchino o semplicemente, in forma di frutta fresca, come centrotavola durante le festività.
Nonostante la simbologia legata all’ananas abbia mille sfaccettature, l’accezione universalmente condivisa che ha fatto “eccedere di senso” la forma dell’ananas è quella che ha fatto di questo frutto un simbolo di benvenuto.
