Pianta di anguria in vaso

Profumata, dolcissima, ricca di acqua e sali minerali: l’anguria è un frutto davvero iconico, simbolo dell’estate e della vita all’aria aperta. Anche per questo la nostra idea di anguria è piuttosto classica, ma in natura ne esistono molte varietà: non solo rossa, ma anche gialla, arancione, bianca, di varie dimensioni e forme, ed è arrivata persino al peso record di quasi 160 chili!
Senza dover arrivare a un risultato tanto straordinario, è possibile coltivare l’anguria in vaso sul balcone o il terrazzo di casa: con le sue striature di tutte le sfumature di verde ci ricorderanno che l’estate è finalmente arrivata.

Pianta anguria in vaso partendo dai semi

Per piantare l’anguria in vaso per prima cosa andranno procurati dei semi. È possibile acquistarli, ma il procedimento per ricavarli dal frutto è molto semplice: basta infatti selezionare alcuni semi, evitando quelli bianchi o gialli. I semi di anguria vanno poi lavati con cura sotto l’acqua corrente per evitare la permanenza di residui che potrebbero ammuffire, e posati in un recipiente aperto e foderato di carta assorbente. Il tutto va lasciato al sole per qualche giorno, fino al completo essiccamento dei semi: possono essere usati subito, oppure riposti in un foglio di carta assorbente all’interno di un sacchetto di plastica. In questo modo i semi possono resistere addirittura per un anno.

È preferibile utilizzare un vaso di terracotta delle dimensioni di almeno trenta centimetri. Se si ha a disposizione una ringhiera alla quale appoggiare il vaso il gioco è fatto, altrimenti andrà costruito un sostegno: la pianta di anguria, infatti, è rampicante, e in mancanza di un terreno ampio a disposizione questo permette di risparmiare spazio lasciando alla pianta la possibilità di crescere liberamente. Il sostegno dev’essere reticolare, solido e ben piantato nel terriccio, poiché le angurie possono raggiungere diversi chili di peso.

Il terriccio ideale deve essere arricchito di sabbia e argilla per consentire il drenaggio ed evitare il ristagno dell’acqua che ne rovinerebbe le radici o renderebbe i frutti non particolarmente saporiti. Inoltre, la pianta di anguria predilige un terreno abbastanza acido, con un ph compreso tra 6 e 7.

Si consiglia di piantare semi di anguria ad alcuni centimetri di profondità, e, in condizioni ottimali, germogliano già dopo pochi giorni.

Esposizione e temperatura della pianta di anguria

Qual è la condizione ideale per la coltivazione dell’anguria? La risposta è piuttosto intuitiva: l’anguria, infatti, è uno dei frutti estivi per eccellenza, e ama il sole e il calore. La semina dell’anguria va quindi fatta in primavera inoltrata, posizionata all’aperto e in piena luce, possibilmente su un balcone o terrazzo esposto a sud. Attenzione, però: come molte piante da frutto, la pianta di anguria, specialmente nei primi mesi di vita, rischia di spezzarsi con il vento: va cercato quindi un angolo soleggiato ma riparato.

Irrigazione e concimazione dell’anguria in vaso

Come abbiamo visto, la pianta di anguria in vaso ha l’esigenza di crescere in un terreno piuttosto acido: per ottenere un risultato ottimale, quindi, è necessario misurare il ph del terriccio a disposizione. La procedura è molto semplice: basta prendere un cucchiaio di terriccio, mescolarlo con acqua distillata e immergervi una cartina di tornasole.

Se il terriccio dovesse risultare troppo basico, basterà arricchirlo di prodotti specifici, come lo zolfo o la torba. Anche per questo, va fatta particolare attenzione all’innaffiatura: se l’acqua di casa contiene troppo calcare, conviene riempire l’innaffiatoio e lasciare l’acqua a decantare per almeno un giorno prima di procedere al versamento. Un’altra soluzione è far bollire l’acqua e poi raffreddare prima dell’uso.

L’anguria è un frutto molto acquoso, e per questo richiede innaffiature costanti: almeno una volta al giorno, ma anche due volte nei giorni più torridi. Mano a mano che il frutto cresce, è possibile diminuire leggermente la quantità d’acqua: questo renderà i frutti più rossi, dolci e saporiti.

Quando raccogliere l’anguria

I frutti sono pronti dopo circa quattro mesi dalla semina, ma esistono diversi trucchi per capire se l’anguria è effettivamente matura al punto giusto.

Il primo e più conosciuto è quello di bussare sulla buccia: se il suono è basso e ovattato, è giunta l’ora di raccoglierlo. La buccia dell’anguria, inoltre, è ruvida e opaca quando il frutto è acerbo, quindi una buccia lucida e brillante è un altro segno che può aiutarci a capire se l’anguria sia matura.

Inoltre, sulla pianta c’è un viticcio chiamato pampino adiacente al frutto: quando il pampino comincia a seccarsi, e il picciolo al quale l’anguria è attaccata forma una leggera depressione sulla buccia, è arrivato il momento del raccolto.

L’anguria in cucina: non solo per il dessert

L’anguria è un frutto dolce e viene generalmete associata a una merenda estiva o alla fine del pasto, eppure, grazie al suo retrogusto minerale, si presta anche a ricette salate. Una ricetta veloce, colorata e di sicuro effetto è quella dell’insalata di anguria, feta e basilico: il sapore salato della feta si sposa perfettamente con la dolcezza del frutto, e il profumo del basilico dà al tutto un aroma gourmet. Conditela con sale, olio e pepe macinato per aggiungere un tocco speziato. L’anguria baby Fratelli Orsero è perfetta per l’occasione, grazie alla scarsità dei suoi semi e alla croccantezza ineguagliabile.