Alchechengi: proprietà, origini e altre curiosità

L’alchechengi o alkekengi è un frutto gustoso che si sta inserendo sempre più negli ultimi anni nei regimi alimentari sani ed equilibrati: grazie alle sue importanti proprietà, dona innumerevoli benefici all’organismo, senza dimenticare il contributo che oggi regala anche dal punto di vista decorativo e cosmetico.

Alchechengi: origine e curiosità

Il frutto alchechengi nasce da una pianta erbacea perenne Physalis Alkekengi, appartenente alla famiglia delle Solanaceae e le sue origini sono asiatiche, in particolare di paesi come la Cina e il Giappone. Nel Sol Levante il frutto alchechengi si consuma durante l’O-Bon, cerimonia di commemorazione dei defunti, durante la quale i fiumi si illuminano di centinaia di lanterne. Non a caso l’origine araba della parola alchechengi deriva da al-kakang, che fa riferimento proprio alle lanterne cinesi, alle quali peraltro sono paragonati quei calici aranciati sottili come carta di riso, che avvolgono le bacche.

La pianta alkekengi era considerata sacra alla dea Venere, tanto che veniva utilizzata per creare fantomatici intrugli d’amore che ravvivavano la passione allontanando i dilemmi. Si pensi che c’era anche l’usanza di mangiare la bacca e conservare il calice sotto il cuscino, in modo da avere sogni chiarificatori. Si credeva anche che la pianta allontanasse la negatività e aiutasse a ritrovare il buonumore.

Alchechengi: proprietà e benefici del frutto

Il chichingeri, altro nome con cui viene chiamato questo frutto a bacca, mostra interessanti proprietà antipiretiche e antiossidanti, aiutando a contrastare lo stress ossidativo causato dai radicali liberi. Grazie al suo effetto diuretico, può combattere la ritenzione idrica e promuovere l’equilibrio di potassio e sodio nel corpo. L’alchechengi può offrire un sostegno alla salute di stomaco e intestino, migliorando la microflora intestinale e contribuire al rafforzamento del sistema immunitario, un aspetto importante per affrontare al meglio le sfide stagionali. Inoltre, si dice che abbia proprietà antinfiammatorie, particolarmente utili a livello dermatologico, orale e respiratorio.

Valori nutrizionali e calorie del frutto alchechengi

Oltre ad avere innumerevoli benefici per la salute, l’alchechengi si rivela un ottimo frutto per chi segue un’alimentazione sana ed equilibrata. Con soli 53 Kcal per 100 grammi di delizia, può essere un’ottima scelta per uno spuntino leggero e saporito. 100 g di questa piccola bacca contengono 11g di carboidrati, acqua, 1,9g di proteine, 0,7 g di grassi e una serie di sali minerali, tra cui magnesio, ferro, fosforo e potassio, mantenendo il sodio a livelli bassi. Ma non è tutto: l’alchechengi è ricco di vitamine A e C e il suo caratteristico colore vivace, che va dal giallo all’arancione, è dovuto ai carotenoidi con le proprietà antiossidanti, mentre composti come tannini, flavoni e fisalina possono contribuire all’azione antinfiammatoria. Questa combinazione di nutrizione bilanciata e sapore delizioso potrebbe renderlo un’aggiunta gradita a molte persone attente all’alimentazione.

Alchechengi: come si mangia

La bacca di alchechengi è ovviamente ottima gustata in purezza e fresca, con il suo gusto leggermente acidulo come può essere un agrume, il lampone o il pomodoro: per il suo sapore, si sposa bene con i salumi, con i formaggi freschi o stagionati o con gli arrosti, in questo caso in forma di composte. Basta abbassare i petali che compongono il calice e utilizzarlo anche per preparare delle gustose e fresche macedonie di frutta o anche come decorazione per le torte e per le crostate, al posto delle classiche ciliege. Ottima è anche la marmellata di alchechengi che, ricchi di pectine, rendono davvero facile la preparazione di queste delizie vellutate.

Sono moltissime le ricette con alchechengi, i quali trovano la loro sublimazione soprattutto nell’ambito della pasticceria: si possono dunque preparare facilmente dei biscotti mescolando insieme 90 gr di burro e 1 tuorlo, incorporando poi i 50 gr di zucchero e i 30 gr di alchechengi macinati precedentemente con della scorza di arancia. Unendo 150 gr di farina e un pizzico di sale, puoi formare i biscotti e cuocerli in forno a 180° per un quarto d’ora circa. Un’altra ricetta da provare per tutti gli amanti dei dolci è l’alchechengi al cioccolato: in realtà non richiede alcuna preparazione particolare ma basta semplicemente far sciogliere a bagnomaria del cioccolato fondente e poi intingere le bacche, da far raffreddare in frigo.

La coltivazione della pianta di alchechengi in casa

Forse non lo sai ma la pianta di alchechengi può essere facilmente coltivata in giardino o in vaso: in ogni caso vale la pena farlo sia per i benefici delle sue bacche (le uniche parti commestibili della pianta che invece è, per le altre sue parti, velenosa), che per la bellezza della pianta. Dopo l’apice della fioritura, che avviene in estate con infiorescenze sobrie e poco appariscenti di colore verde pallido, la pianta cambia aspetto: i fiori mutano pian piano colore diventando arancioni e i petali si richiudono sulla bacca, che compare simile a una ciliegia, diventando anche più sottili e trasparenti, seppure sempre coriacei.

Per coltivare l’alchechengi bisogna piantare in un vaso i semi tra febbraio e marzo, mantenendo il terriccio umido e posizionare la pianta alla luce naturale ma mai ai raggi del sole diretti. La raccolta delle bacche di alchechengi può essere effettuata da luglio fino all’autunno inoltrato: il segno che è arrivato il momento giusto è quanto la lanterna attorno alla bacca si assottiglia tanto da lasciare intravedere il frutto.

L’alchechengi in cosmetica

L’alchechengi è molto utilizzato nell’industria cosmetica e in particolare nella preparazione di creme idratanti anti-age, grazie alla presenza di vitamina C (nota per incrementare la produzione di collagene), ai polifenoli e ai flavonoidi. Le proprietà antiossidanti di questo frutto possono aiutare a contrastare l’invecchiamento cutaneo, causato ovviamente dall’ossidazione ma anche da fattori esterni, come ad esempio lo stress, l’inquinamento atmosferico o l’eccessiva esposizione al sole. A tal proposito, grazie alle proprietà lenitive, l’alchechengi si ritrova anche in creme doposole per viso e corpo che attenuano i rossori post esposizione.

Magia autunnale nelle decorazioni

Grazie alla loro naturale bellezza e al loro aspetto unico, gli alchechengi sono diventati tesori segreti del mondo delle decorazioni. Le loro sfere colorate, sospese in composizioni eleganti o semplicemente adagiate su tavoli e centrotavola, aggiungono un tocco di mistero e fascino. Usati in mazzi autunnali o abbinati a candele scintillanti, gli alchechengi trasformano gli ambienti, portando con sé un’atmosfera incantata. Questi piccoli frutti, con la loro eleganza rustica, sono diventati non solo simboli di stagioni mutevoli ma anche emblemi di creatività, portando un tocco di natura e meraviglia in ogni angolo delle nostre vite.