Coltivare cavolini di Bruxelles in vaso

Il cavoletto, o cavolino, di Bruxelles è un ortaggio della famiglia delle brassicacee: la stessa del cavolfiore, della verza, del broccolo, del cavolo cappuccio e del kale. Rispetto ai suoi parenti stretti, però, il cavoletto di Bruxelles ha alcune caratteristiche particolari. I cavolini di Bruxelles che usiamo in cucina, infatti, non sono costituiti dal fiore o dal frutto della pianta, ma sono i suoi germogli “ascellari”, che crescono lungo il fusto sotto all’intersezione con le foglie. Questo rende la pianta particolarmente scenografica, grazie al suo gambo “a grappolo” che termina in una grande infiorescenza.

Esistono diverse varietà di cavoletti di Bruxelles, sia per quanto riguarda il colore, che le dimensioni, che la stagionalità. Possono infatti essere precoci, semi-tardivi o tardivi a seconda che si producano in autunno, in pieno inverno o alla fine della stagione invernale. A seconda dei gusti è quindi possibile scegliere di coltivare cavolini di Bruxelles che più si adattano alle nostre esigenze.

Scopriamo insieme come piantare cavoletti di Bruxelles in vaso e come prenderci cura della pianta.

Cavolini di Bruxelles: coltivazione in vaso

La pianta dei cavolini di Bruxelles richiede una buona quantità di spazio per crescere. Per questo andrà scelto un vaso piuttosto capiente, con un diametro di almeno 40-60 centimetri. Va prediletto un vaso di coccio, che aiuta ad evitare ristagni d’acqua che danneggerebbero le radici. Il procedimento ideale è lasciar germogliare il seme in un semenzaio, in un contenitore alveolare o in un piccolo vaso, inserendolo nel terreno a una profondità di 2-3 centimetri. Una volta ottenuto il germoglio, è possibile travasarlo nel vaso più capiente.

Il vaso va preparato con una base di argilla espansa, che aiuta il defluire dell’acqua durante le irrigazioni. Il terreno dovrebbe avere un pH da neutro a leggermente acido. Per misurare il pH del terreno, è sufficiente disciogliere alcuni campioni di terreno, prelevati in profondità, in acqua distillata; a questo punto, immergetevi una cartina di tornasole e osservate il risultato. Se il terreno risulterà troppo acido, basterà aggiungere al terriccio dei fondi di caffè; se, al contrario, il terreno avrà un pH basso, si potrà usare della cenere o dell’acqua appena uscita dal rubinetto, generalmente calcarea.

Innaffiatura, cura e concimazione del cavoletto di Bruxelles

La pianta del cavoletto di Bruxelles cresce più facilmente nel Nord Italia: ama infatti il clima fresco e umido, ma non estremamente rigido. Per ottenere un buon equilibrio, la pianta di cavoletti di Bruxelles andrebbe quindi posizionata in una zona mediamente ombreggiata.

Il terreno della pianta di cavoletto di Bruxelles va tenuto sempre piuttosto umido. Per diminuire la quantità di innaffiature, può essere perciò utile procedere con la pacciamatura del vaso: ricoprite la superficie del terriccio con del materiale naturale come la paglia, le foglie secche, delle fibre di canapa, oppure con un tessuto-non-tessuto specifico come l’agrotelo. Si tratta di un procedimento che aiuta a mantenere la terra alla giusta proporzione di temperatura e umidità, preservandola anche dalla possibilità di gelate, che non vengono ben tollerate dalla pianta di cavolini di Bruxelles.

I fertilizzanti ideali per i cavoletti di Bruxelles sono i fertilizzanti organici, o il compost, da mescolare al terreno con una forchetta facendo attenzione a non danneggiare le radici.

Poiché il gambo della pianta di cavoletto di Bruxelles cresce in altezza ed è piuttosto pesante, in caso di necessità è bene fissarlo a dei sostegni in legno o, se disponibile, alla ringhiera del nostro balcone.

Raccogliere e cucinare il cavoletto di Bruxelles

Quando i germogli sono sodi e hanno raggiunto un diametro di circa tre centimetri, anche a seconda della varietà selezionata, è possibile raccoglierli; di solito, questo avviene dopo circa quattro mesi dalla semina. I primi cavoletti ad essere pronti per la raccolta saranno quelli alla base del fusto: quando i cavoletti non si staccano facilmente dal gambo, ci si può aiutare con un coltello dalla lama affilata. Una pianta di cavolini di Bruxelles può arrivare a produrre anche 25-30 germogli: un ottimo raccolto in vista di una cena!

Come cucinare i cavolini di Bruxelles? Una ricetta classica, ma di successo sicuro, sono i cavoletti di Bruxelles gratinati. Per prima cosa, i cavoletti vanno sbollentati in acqua salata, in modo da ammorbidirli e diminuire i tempi di cottura. A questo punto, disponete i cavolini in una pirofila e ricopriteli di besciamella. Spolverizzate con abbondante parmigiano reggiano, del pepe, un pizzico di noce moscata e infornate a una temperatura di 180° fino alla doratura. Una volta intiepiditi, saranno pronti da servire.