Mandarino cinese in vaso

La pianta di mandarino cinese, nota anche come kumquat, è un albero da frutto di dimensioni contenute, perfetto per essere coltivato in casa. La sua attitudine a resistere a temperature molto rigide permette anche agli appassionati meno esperti, di averne un esemplare in casa. Fra le diverse varietà, ricordiamo la Fortunella Japonica e la Fortunella Margarita. La pianta di mandarino cinese con la sua forma ad alberello in miniatura permette di creare un piccolo giardino anche in terrazzi e balconi. Come ogni altro agrume che si rispetti, anche il kumquat ha ottime tantissime proprietà, benefiche per la salute: è ricco di vitamina C, potassio, magnesio, fosforo, vitamina A e la sua buccia ha una buona quantità di carotenoidi. Ciò che distingue la pianta di mandarino cinese dagli altri agrumi è, anzitutto, la buccia commestibile e le dimensioni, che consentono di mangiare il frutto intero. La buccia di kumquat è dolce mentre la polpa è acidula. Coltivare kumquat in vaso può dare delle grandi soddisfazioni: scopriamo qual è il suo clima preferito, come concimarlo, il periodo della raccolta e l’utilizzo in cucina.

Clima e posizione ideale per coltivare il mandarino cinese in vaso

Il clima ideale per coltivare il mandarino cinese differisce da tutti gli altri agrumi. Infatti, il mandarino cinese in vaso resiste bene al freddo, tanto da cadere, durante l’inverno, in una sorta di letargo, durante il quale i frutti maturano ma sospendono la produzione di nuove gemme. Ciò permette al mandarino cinese la coltivazione non solo al Sud ma anche al Nord Italia. Il mandarino cinese, quindi, può essere posto anche su un balcone o un terrazzo, l’unico accorgimento riguarda la posizione: meglio preferire una zona poco soleggiata o in penombra, lontano dal vento, soprattutto quello freddo, che teme di più. In caso di gelate è sempre meglio proteggere il mandarino cinese con il tessuto non tessuto, piuttosto che trasferirlo nell’ambiente riscaldato della casa.

Scelta del vaso e del terriccio per coltivare kumquat

Per coltivare kumquat in vaso, non conviene partire dai semi ma dalla piantina. Di norma, quando si acquista una pianta di mandarino cinese è già ricca di frutti e dopo la raccolta è consigliato travasare la pianta. Il terriccio adatto alla coltivazione del kumquat deve essere composto da humus, torba più sabbia oppure pietra pomice: in questo modo si assicura alla pianta il drenaggio perfetto. Per coltivare il kumquat è fondamentale anche la scelta del vaso che deve essere largo 4 cm in più rispetto al necessario, preferibilmente di resina o terracotta.

Concimazione, irrigazione e potatura del kumquat

Per la crescita ottimale della pianta di mandarino cinese è opportuno scegliere un concime specifico, come quello a base di lupini macinati. Periodicamente, soprattutto durante i travasi, è sempre meglio aggiungere anche un concime organico. La pianta di kumquat non necessita di grandi quantitativi d’acqua. Se la coltivazione di kumquat avviene in vaso è importante controllare sempre l’umidità della terra: nel caso in cui il terriccio è secco è necessario innaffiarla. Grande attenzione è indispensabile porre ai ristagni d’acqua che potrebbero provocare l’asfissia dell’apparato radicale. I primi sintomi di tale asfissia si notano nelle foglie, che appaiono gialle, e nelle radici, che risultano marce. Durante il periodo di riposo vegetativo vengono sospese le irrigazioni. La potatura del mandarino cinese deve essere effettuata regolarmente nei mesi compresi fra aprile e agosto e viene eseguita per mantenere la chioma circolare e uniforme. Pertanto, durante il taglio è sufficiente eliminare i rametti fuori sagoma oppure quelli disseccati.

Raccolta e rinvaso della Fortunella

Di solito la maturazione dei frutti kumquat avviene fra ottobre e aprile: il momento per la raccolta arriva quando la buccia ha il tipico colore arancione intenso. Il mandarino cinese ha la capacità di persistere abbastanza a lungo sulla pianta, perciò, è possibile raccogliere i frutti al momento del bisogno. Per una raccolta corretta è necessario tagliare con un paio di forbici il picciolo: meglio non staccare il frutto con le mani per evitare di tirare via la rosetta. Una volta raccolti, i frutti possono essere conservati per 15-20 giorni in un ambiente fresco e buio. Il rinvaso del mandarino cinese deve essere effettuato quando la pianta si sta risvegliando, dopo il periodo invernale. Non si può rinvasare il kumquat in autunno perché ristagnerebbe troppa acqua nel terreno. I mesi migliori per rinvasare il mandarino cinese sono quelli compresi fra aprile e giugno.

Qualche idea per usare il mandarino cinese in cucina

Il mandarino cinese è delizioso se consumato crudo, ma è altrettanto indicato per preparare delle bevande dissetanti, soprattutto d’estate. Inoltre, la sua buccia è perfetta per realizzare i kumquat canditi, utilizzando il medesimo procedimento dei canditi con la buccia d’arancia. In questo caso i mandarini saranno più dolci al palato. Oltre che canditi, i kumquat possono essere utilizzati per creare delle ottime marmellate. Per dar vita a una perfetta marmellata di mandarini cinesi è opportuno utilizzare più zucchero, per smorzare l’acidità del frutto. Infine, si può realizzare anche il liquore al mandarino cinese, ottimo da sorseggiare d’inverno, dopo un lauto pranzo ma eccellente da bere freddo anche d’estate. Per godere immediatamente delle proprietà e delle qualità del frutto puoi scegliere i kumquat Fratelli Orsero, portando sulla tua tavola e in cucina questa deliziosa frutta esotica dai mille benefici.