Frutta esotica da assaggiare almeno una volta

Il termine “esotico” porta sempre con sé un bagaglio di suggestione, novità e magia. Mettere in tavola un cesto di frutta esotica o utilizzarla per la preparazione di una ricetta tradizionale propria di un paradiso tropicale, ti permette di viaggiare grazie ai sensi. La frutta esotica si presenta molto spesso con colori sgargianti e forme insolite ed è un piacere da servire sia al naturale, sia come protagonista di un piatto elaborato. Oltre ad essere piena di gusto, la frutta tropicale è solitamente ricca di nutrienti e di sostanze benefiche. Scopriamo quali sono le primizie di frutta esotica da assaggiare almeno una volta nella vita.

Frutta esotica: i classici da declinare e gustare

Alcuni frutti tropicali sono diventati, con il tempo, più comuni in occidente. Mango, papaya e avocado, in particolare, sono di famiglia sulla tavola di molti italiani ma c’è tanto ancora da scoprire sul conto di queste prelibatezze naturali estremamente benefiche. 

Il mango, frutto di origine indiana ha una polpa succosa e dolce, ricca di vitamina A, fibre e minerali. Ma il mango come si mangia? Il frutto può essere consumato fresco o come ingrediente di una squisita torta light al mango. Il suo succo è particolarmente piacevole al palato e mantiene intatti i valori nutritivi, se ottenuto attraverso un processo di estrazione. 

Anche per la papaya, proprietà benefiche eccellenti si associano ad un gradevolissimo e fresco sapore. La papaya può svolgere una funzione rigenerante, è ricca di antiossidanti attivi contro i radicali liberi, di vitamina C e di zinco, coadiuvanti del sistema immunitario, e di potassio e magnesio che possono aiutare a costituire una utilissima riserva di energie. Come si mangia la papaya? Questo frutto originario del Messico offre il meglio di sé quando è consumato fresco. In alternativa, la papaya può diventare protagonista dei tuoi frullati o di un estratto a cui può essere aggiunta una goccia di latte scremato. Oltre alla polpa succosa di colore arancione acceso, al taglio la papaya svela un corposo cuore costituito da semi circolari e neri.

Originario dell’America Centrale, più in particolare il Messico e oramai regolarmente consumato da tanti italiani: l’avocado ha una preziosa fonte di minerali ed è ricco di grassi monoinsaturi che rendono speciali e sazianti anche i piatti più semplici come un’insalata. Grazie al suo potere idratante e nutriente, la sua polpa viene spesso utilizzata per i prodotti di bellezza: da provare la maschera per capelli con avocado e olio di cocco cosi come la maschera viso fai da te con avocado e miele.

Sorprese tropicali di pura passione

Sveliamo ora quali sono i frutti tropicali per veri intenditori. Cominciamo da alcune varietà con guscio, esotiche sia nei sapori che nel gusto. 

Rambutan: il nome indonesiano sta ad indicare un frutto dai capelli ingarbugliati. Questa primizia si presenta così in una accesa livrea rossa, somigliante ad un personaggio goffo dei cartoni animati per bambini. Una volta sbucciato, il rambutan svela il suo frutto morbido e bianco, saporito e ricco di manganese, fosforo e ferro. Oltre ad essere buono, il frutto è molto energizzante. I suoi semi, grazie ad una elevata concentrazione di acidi oleici, possono evidenziare buone proprietà analgesiche.

Granadilla: un inconfondibile profumo e il perfetto bilanciamento di sapori tra l’acido e il dolce, sono le caratteristiche di questo prodotto della natura, originario del Sud America. La granadilla, frutto molto simile al melograno, è ricco di polifenoli che possono svolgere un’azione positiva nel favorire il rilassamento e aiutare il sistema cardiovascolare. 

Mangostano: frutto tropicale di colore violaceo, la cui pianta si inerpica fino a oltre 20 metri di altezza. Il guscio nasconde spicchi di un bianco intenso e delicato. Nel prezioso mangostano proprietà benefiche c’è ne sono tante in quanto ricco di vitamina C, vitamine del gruppo B, fibre e minerali, alle quali si unisce un sapore decisamente fresco che può essere utile durante le giornate di caldo intenso.

Maracuya: dono di natura dal profumo caratteristico e dalla buccia solida color porpora, svela un saporito cuore dolce ma anche acidulo, dalla piacevole consistenza gelatinosa. Oltre ad essere consumato crudo, il passion fruit ruba la scena nella preparazione di gelati, torte semifredde e di alcuni popolari cocktail analcolici e alcolici, tra cui la Caipiroska. 

Kiwano: nasce in Africa da una pianta rampicante ed è caratterizzato da un guscio solido dalla forma irregolare. La parte interna del frutto è morbida, ricco di vitamine e di oligoelementi, il kiwano è fresco, energizzante e può supportare il sistema immunitario.

Pitaya: prodotta da diverse specie di cactus delle Americhe, la pitaya gialla o rossa nasconde un soffice e cremoso cuore bianco variegato da puntini neri. Per le sue caratteristiche estetiche che ricordano una sfera di fuoco, la pitaya rossa è anche nota come Frutto del Drago. Ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, la pitaya è un frutto particolarmente indicato per gli sportivi.

Bacche tropicali di sapore 

Il nostro viaggio tra la frutta esotica da assaggiare almeno una volta nella vita si conclude con alcune bacche belle da vedere e molto buone (e salutari) da mangiare. 

Kumquat: il frutto kumquat, per il suo aspetto estetico, è conosciuto come Mandarino Cinese. Anche se è un agrume a tutti gli effetti, questo particolare frutto ha la buccia fusa alla polpa e va mangiato intero. Il piccolo mandarino dal forte aroma può aiutare le vie respiratorie, grazie alle sue vitamine.

Alchechengi: il frutto alchechengi è una bacca benefica dalla caratteristica forma che ricorda una lanterna cinese. Il suo gusto particolare, agrumato, di frutto selvatico ed esotico, rientra tra i frutti tropicali da assaggiare almeno una volta nella vita.

Star Fruit: la carambola frutto esotico dalla forma di una stella, è originaria dello Sri-Lanka ed è ricca di vitamine, fibre, fenoli e flavonoidi contro i radicali liberi. Ma come si mangia la carambola? Molti cedono alla tentazione di utilizzare questo frutto soltanto come decorazione. In realtà, cruda o spremuta la carambola è particolarmente nutriente e molto dolce.