Kumquat: proprietà, origini e altre curiosità

Kumquat: cos’è

Il kumquat (Citrus japonica), detto anche kingen e meglio noto comemandarino cinese, è un piccolo agrume dalla forma ovale o rotonda, con una buccia commestibile dal sapore dolce e leggermente acido. È caratterizzato dalla sua consistenza unica, con una polpa succosa e semi commestibili al suo interno. Appartenente alla famiglia delle Rutacee, è apprezzato per il suo gusto vivace e la sua versatilità in cucina, spaziando dall’essere consumato fresco come spuntino fino a essere utilizzato in marmellate, salse e dolci. Inoltre, il frutto si presta particolarmente a essere coltivato in ambiente domestico: sempreverde e ornamentale, il kumquat è una pianta ormai diffusissima nei nostri giardini e sui balconi.

Kumquat: origine del mandarino cinese

Il Kumquat affonda le sue radici in Cina e in alcune parti dell’Asia sud-orientale, dove è stato coltivato per secoli prima di diffondersi in altre parti del mondo. Il suo nome deriva dal cantonese “gam gwat,” che significa “oro arancione” o “arancia d’oro,” riferendosi alla colorazione accesa dei suoi frutti, nonché al loro valore. Contrariamente a molti altri agrumi, il frutto kumquat può essere consumato intero, compresa la buccia che risulta aromatica e contrasta piacevolmente con la polpa leggermente acida. Fin dalla sua scoperta, il kumquat è riconosciuto come un frutto prezioso e anche decorativo, oltre che come ingrediente d’eccezione per ricette dal sapore etnico. Nonostante la sua diffusione, questo frutto mantiene le sue radici profondamente ancorate alla tradizione asiatica.

Questo alberello è conosciuto anche col nome di Fortunella, dal nome del botanico britannico Robert Fortune che, nel diciannovesimo secolo, importò in Europa questa pianta per conto della London Horticultural Society.

Cresce e fruttifica anche in Italia dalla Liguria alla Sicilia, regalandoci i frutti maggiormente disponibili in commercio nel periodo invernale.

Caratteristiche del kumquat

ll kumquat è una pianta i cui frutti hanno una forma oblunga o rotonda e un colore che varia dal giallo al rosso, anche se la varietà più diffusa è quella di colore arancione. La buccia del kumquat è estremamente sottile e forma quasi un tutt’uno con la polpa, tanto che questo frutto non si può sbucciare ma solo grattare. Il frutto del kumquat è molto succoso e aromatico in quanto ricco di oli essenziali. Le piante sono estremamente produttive e i frutti permangono a lungo sui rami. È quindi possibile raccogliere i kumquat dalla pianta direttamente al momento del bisogno.

Kumquat: proprietà e benefici del frutto

Il frutto del kumquat ha numerosi effetti benefici: oltre a poter favorire la digestione se mangiato dopo i pasti, ha proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antiossidanti. In più è molto ricco di vitamina C e di sali minerali come magnesio, ferro, potassio e fosforo​. Ma scendiamo nel dettaglio dei possibili benefici:

  • grazie alla sua buccia ricca di oli essenziali, dal kumquat è possibile estrarre il limonene e l’alfa-pinene. Il primo aiuta la digestione, ha un effetto detox sul fegato e può favorire lo sviluppo di serotonina e dopamina. Il secondo, invece, può avere azione antinfiammatoria e antiossidante;
  • la vitamina A di cui è composto lo rende un ottimo alleato della vista e nella prevenzione della cataratta;
  • ricco anche di potassio, questo frutto aiuta a regolare la pressione del sangue;
  • può contrastare anche i radicali liberi grazie alla presenza di vitamina C;
  • calcio, ferro e manganese, infine, possono intervenire nel rafforzamento delle ossa e del sistema immunitario.

Valori nutrizionali, peso e calorie del frutto kumquat

Un singolo kumquat rotondo pesa circa 20 grammi e contiene soltanto 13 calorie, il che lo rende un ottimo snack a basso contenuto calorico. Ricco di fibre, con circa 1,8 grammi per 100 grammi di frutto, contribuisce alla salute digestiva e dona un elevato senso di sazietà. La combinazione unica di dolcezza e acidità, unita ai benefici nutrizionali, fa del kumquat un’aggiunta salutare e gustosa a qualsiasi alimentazione, promuovendo benessere e vitalità con pochissime calorie.

Una pianta, tante varietà

Esistono diverse varietà di mandarini cinesi e la differenza fondamentale tra loro risiede nella forma dei frutti. La varietà più diffusa e più comune è la Fortunella margarita, l’originale mandarino cinese coltivato fin da tempi molto antichi. Le piante sono piccole e cespugliose e raggiungono al massimo due o tre metri di altezza. I frutti sono piccoli, di forma ovale e di color arancione. Simile alla margarita è la pianta di Fortunella japonica, che però produce frutti dalla forma rotonda somiglianti a piccole arance. Infine, tra le varietà più diffuse di kumquat, occorre citare la Fortunella hindsi o Hong Kong, ​che si presenta come un cespuglio spinoso non più alto di un metro e produce frutti di circa un centimetro e mezzo di diametro, tondi e dalla buccia liscia.

La coltivazione del kumquat

Viste le sue dimensioni piuttosto contenute, scegliere il kumquat per la coltivazione in vaso è prassi molto comune. ​Anche se posta in terra, infatti, la pianta di kumquat non aumenta di molto la sua grandezza. Una delle particolarità di questo alberello è la sua resistenza al freddo, per cui è possibile coltivarlo anche in zone climatiche con temperature rigide (fino a -10°). In inverno il kumquat, a differenza di altri agrumi che necessitano di climi più miti, smette di produrre fiori e germogli ed entra in una fase di riposo vegetativo. Soffre però il vento forte, per cui è preferibile posizionarlo in zone riparate e poco soleggiate. È sconsigliabile la coltivazione in casa. Il kumquat ama i terreni acidi e ha bisogno di essere concimato in maniera regolare nel periodo tra la primavera e l’estate.

Un frutto straordinariamente versatile in cucina

Dopo aver analizzato le tante caratteristiche e proprietà di kumquat, resta ora una curiosità: il mandarino cinese come si mangia? I frutti maturi, ben puliti, si mangiano con tutta la buccia e hanno un sapore estremamente particolare dato dal contrasto tra il dolce della buccia e l’acidulo della polpa. Sono inoltre perfetti per dare un sapore particolare alla macedonia. Per conservare a lungo questi frutti sfiziosi si possono realizzare diversi tipi di conserve, come la marmellata di kumquat, i kumquat sciroppati o, non meno buoni, i kumquat canditi. Inoltre, il kumquat può essere utilizzato per realizzare insolite ricette agrodolci se accostato a carni o pesci.

Kumquat in cosmetica

Il kumquat, con la sua ricchezza di nutrienti e proprietà antiossidanti, trova un posto d’onore anche nel mondo della cosmetica, dove viene valorizzato per i suoi benefici rigeneranti e illuminanti sulla pelle. Ricco di vitamina C, un potente antiossidante, aiuta a contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo, contrasta i radicali liberi, favorisce l’elasticità dell’epidermide e riduce rughe e linee sottili. È per questo motivo che l’estratto di kumquat viene spesso utilizzato in sieri, creme e maschere viso.

Ma non solo, la vitamina A presente nel kumquat contribuisce a migliorare la texture della pelle e a ridurre le imperfezioni, promuovendo una carnagione uniforme e luminosa. Inoltre, l’olio essenziale estratto dalla buccia del mandarino cinese è apprezzato per le sue proprietà antibatteriche e può essere utilizzato per la cura dell’acne. L’uso cosmetico del kumquat evidenzia come questo piccolo frutto possa avere un impatto significativo non solo nell’alimentazione ma anche nella routine di bellezza quotidiana.

Per godere appieno delle proprietà nutritive, scegli sempre frutti di kumquat freschi e di qualità, come quelli di Fratelli Orsero.