
Kumquat: cos’è e da dove viene
Il kumquat, meglio noto come mandarino cinese, è un piccolo albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee che si presta particolarmente a essere coltivato in ambiente domestico. Sempreverde e ornamentale, il kumquat è una pianta ormai diffusissima nei nostri giardini e sui balconi. Questo alberello è conosciuto anche col nome di Fortunella, dal nome del botanico britannico Robert Fortune che, nel diciannovesimo secolo, importò in Europa questa pianta originaria della Cina per conto della London Horticultural Society. Cresce e fruttifica anche in Italia dalla Liguria alla Sicilia, regalandoci i frutti maggiormente disponibili in commercio nel periodo invernale.
Caratteristiche del kumquat
ll kumquat è una pianta i cui frutti hanno una forma oblunga o rotonda e un colore che varia dal giallo al rosso, anche se la varietà più diffusa è quella di colore arancione. La buccia del kumquat è estremamente sottile e forma quasi un tutt’uno con la polpa, tanto che questo frutto non si può sbucciare ma solo grattare. Il frutto del kumquat è molto succoso e aromatico in quanto ricco di oli essenziali. Le piante sono estremamente produttive e i frutti permangono a lungo sui rami. È quindi possibile raccogliere i kumquat dalla pianta direttamente al momento del bisogno. Il frutto del kumquat ha numerosi effetti benefici: oltre a poter favorire la digestione se mangiato dopo i pasti, ha proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antiossidanti. In più è molto ricco di vitamina C e di sali minerali come magnesio, ferro, potassio e fosforo.
Una pianta, tante varietà
Esistono diverse varietà di mandarini cinesi e la differenza fondamentale tra loro risiede nella forma dei frutti. La varietà più diffusa e più comune è la Fortunella margarita, l’originale mandarino cinese coltivato fin da tempi molto antichi. Le piante sono piccole e cespugliose e raggiungono al massimo due o tre metri di altezza. I frutti sono piccoli, di forma ovale e di color arancione. Simile alla margarita è la pianta di Fortunella japonica, che però produce frutti dalla forma rotonda somiglianti a piccole arance. Infine, tra le varietà più diffuse di kumquat, occorre citare la Fortunella hindsi o Hong Kong, che si presenta come un cespuglio spinoso non più alto di un metro e produce frutti di circa un centimetro e mezzo di diametro, tondi e dalla buccia liscia.
La coltivazione del kumquat
Viste le sue dimensioni piuttosto contenute, scegliere il kumquat per la coltivazione in vaso è prassi molto comune. Anche se posta in terra, infatti, la pianta di kumquat non aumenta di molto la sua grandezza. Una delle particolarità di questo alberello è la sua resistenza al freddo, per cui è possibile coltivarlo anche in zone climatiche con temperature rigide (fino a -10°). In inverno il kumquat, a differenza di altri agrumi che necessitano di climi più miti, smette di produrre fiori e germogli ed entra in una fase di riposo vegetativo. Soffre però il vento forte, per cui è preferibile posizionarlo in zone riparate e poco soleggiate. È sconsigliabile la coltivazione in casa. Il kumquat ama i terreni acidi e ha bisogno di essere concimato in maniera regolare nel periodo tra la primavera e l’estate.
Un frutto straordinariamente versatile in cucina
Dopo aver analizzato le tante caratteristiche e proprietà di kumquat, resta ora una curiosità: il mandarino cinese come si mangia? I frutti maturi, ben puliti, si mangiano con tutta la buccia e hanno un sapore estremamente particolare dato dal contrasto tra il dolce della buccia e l’acidulo della polpa. Sono inoltre perfetti per dare un sapore particolare alla macedonia. Per conservare a lungo questi frutti sfiziosi si possono realizzare diversi tipi di conserve, come la marmellata di kumquat, i kumquat sciroppati o, non meno buoni, i kumquat canditi. Per chi non disdegna un tocco alcolico, è possibile preparare i kumquat sotto spirito o un delizioso liquore di kumquat (liquore al mandarino cinese) dal potere altamente digestivo. Inoltre, il kumquat può essere utilizzato per realizzare insolite ricette agrodolci se accostato a carni o pesci.