Come si mangia l’avocado: i trucchi per sceglierlo, tagliarlo e gustarlo al meglio

Origini e storia dell’avocado

L’avocado o Persea americana è un albero da frutto tropicale che fa parte della famiglia delle Lauracee. L’origine della pianta di avocado è molto antica: basti pensare che il suo nome originale, ahuacati, risale agli Aztechi, i quali attribuivano al frutto proprietà afrodisiache. Per via della sua capacità di adattarsi esclusivamente ai climi tropicali e sub-tropicali, l’avocado in pianta è coltivato prevalentemente in America centrale e i paesi che lo producono includono il Messico, il Brasile, il Cile, la Colombia, la Repubblica Domenicana e il Perù. In seguito alla sua diffusione su scala mondiale inoltre ne sono state create diverse varietà, come ad esempio l’Ardith israeliano, lo Sharwil delle Hawaii e la celebre Hass originaria della California.

Come capire se un avocado è maturo

L’avocado è un frutto che va consumato maturo per poter essere gustato appieno. Per riconoscere un avocado maturo si possono adottare una serie di semplici trucchi, tra cui il controllo della buccia e della polpa. Un ottimo fattore per valutare l’avocado al momento dell’acquisto è la sua consistenza: al tatto la polpa del frutto deve cedere leggermente sotto le dita; se al tatto è molle, vuol dire che è troppo maturo, se invece risulta sodo è troppo acerbo. Un altro indicatore della maturazione è il picciolo: se è ben saldo, il frutto deve ancora maturare, se tende a staccarsi con facilità e rivela una polpa verde brillante è perfetto da mangiare, se la polpa che si intravede, invece, è di colore tendente al marrone, la maturazione è già avanti. Un consiglio utile per riconoscere il suo grado di maturazione una volta acquistato, è controllarlo ogni giorno perché le ultime fasi della maturazione sono molto veloci, e da un giorno all’altro il frutto potrebbe cambiare molto.

Consigli di conservazione

Il metodo migliore per conservare l’avocado è tenerlo a temperatura ambiente o in frigorifero nello scomparto dedicato a frutta e verdura. A seconda del grado di maturazione può essere utile adottare alcuni stratagemmi, come ad esempio inserirlo in un sacchetto di carta con altra frutta, tra cui mele e banane, se risulta ancora troppo duro e lasciarlo a riposo per un paio di giorni. È sempre consigliato consumarlo subito dopo l’apertura, anche se una volta aperto può essere conservato per qualche giorno in frigorifero: basta avvolgere le due metà con della pellicola trasparente, non prima però di aver fatto cadere qualche goccia di succo di limone sulla polpa per rallentare il processo di ossidazione.

Tagliare e pulire l’avocado

Sapere come tagliare l’avocado in modo corretto è fondamentale per risparmiare tempo e non intaccare il gusto e le proprietà del frutto. La prima cosa da fare per pulire un avocado è dotarsi di un coltello ben affilato per tagliare in due il frutto dal lato più lungo. Dopo aver realizzato il taglio da entrambi i lati del frutto è necessario afferrare con le mani le due estremità e ruotarle in senso opposto per separarle dal nocciolo; per togliere il nocciolo invece è sufficiente esercitare una leggera pressione con la lama del coltello. Per pulirlo si possono infine usare due metodi: utilizzare uno spelucchino oppure far scorrere un cucchiaio tra la polpa e la buccia, specialmente se il frutto è molto maturo.

Avocado crudo in cucina

Spesso ci si chiede come mangiare l’avocado crudo e in generale come utilizzare l’avocado nelle ricette. In questo caso la guacamole o salsa di avocado è la prima ricetta che viene in mente, ma il frutto crudo può essere inserito in tanti altri piatti come un’insalata, un buon piatto di pasta o uno smoothie salutare: un’insalata con avocado è un piatto estivo che può essere accompagnato da spinaci freschi, olive, vari formaggi o altri ingredienti a piacere, la pasta fredda con avocado, pomodorini e mozzarella è perfetta per un pranzo saporito in compagnia, i deliziosi frullati e smoothie, invece, sono ideali per un pieno di energie soprattutto nella stagione estiva.

Come si mangia l’avocado cotto?

Anche in questo caso esistono diverse ricette che si possono realizzare facilmente a casa per gustare questo frutto esotico. Tra le più comuni si possono individuare l’avocado grigliato e l’avocado con ripieno di ricotta, uova, pancetta, speck, gorgonzola e noci, da preparare al forno. Va tenuto comunque conto del fatto che una volta cotto il frutto assume un gusto più amaro e che nella cottura dell’avocado le proprietà tendono ad essere mitigate. Un utilizzo alternativo dell’avocado in frutto cotto è la preparazione dell’avocado croccante al forno, preparato con le spezie e il panko, il pangrattato tipico della cucina giapponese.

L’avocado Fratelli Orsero

Coltivato nelle migliori zone di produzione al mondo, l’avocado Fratelli Orsero giunge maturo al punto giusto sulle tavole italiane in seguito ad un accurato controllo della qualità. Il frutto risulta dunque caratterizzato da una polpa morbida e cremosa racchiusa in una buccia liscia. Il suo gusto ricco è perfetto per la preparazione di diverse ricette sia crude che cotte e rappresenta un valido alleato per un’alimentazione sana ed equilibrata.