Pitaya: come si mangia in 3 modi

20
APR

Come si mangia la pitaya: ecco 3 modi per gustarla al meglio

 

pitaya-mangiareHa una forma ovale, allungata, un gusto a metà tra il kiwi e la pera e dentro sembra che accolga un gustoso gelato alla stracciatella. Di cosa si tratta? È la pitaya, un frutto dalle straordinarie proprietà benefiche, anche chiamato Dragon Fruit perché ricorda l’aspetto di una palla di fuoco. Fuori un’invitante buccia di un rosso-fucsia vivo, dentro una polpa cremosa di color bianco neve, con tanti piccoli semini neri.

Scopriamo insieme come si mangia questo frutto dall’aspetto insolito e dal sapore esplosivo. Noi vi suggeriamo 3 modi per gustarla al meglio.

Proprietà

Pipistrelli e falene sono responsabili della sua impollinazione. La pitaya è un frutto tropicale ricco di vitamina A, B e C. Mentre la vitamina del gruppo E è contenuta in particolare nei semi. E poi ancora: proteine, antiossidanti, fibre e minerali come calcio, ferro, fosforo e potassio, completano il quadro dei suoi numerosi benefici e delle sue preziose proprietà. Mangiare la pitaya aiuta la normale attività intestinale, potenzia le difese immunitarie e la memoria, stimola il fegato e i reni, oltre a migliorare l’attività dei muscoli.

Come si mangia

La pitaya è un superfruit da consumare fresco. È maturo al punto giusto se la sua consistenza è morbida al tatto, ma non troppo. L’ideale è quando la polpa si stacca facilmente dalla buccia che, ricordate, non è assolutamente commestibile. Ma come si mangia la pitaya?

  • Al naturale – Per gustare tutto il sapore della pitaya non dovete fare altro che tagliarla a metà e mangiare la sua prelibata e candida polpa, con l’ausilio di un cucchiaino. In quest’azione la sua buccia, piuttosto solida, fungerà da comodo contenitore. Un consiglio: gustatela fredda.
  • Nelle bevande – Potete impiegare la pitaya per la preparazione di frullati e cocktail. Una succosa bevanda in particolare, chiamata agua de pitaya, riesce a potenziare il gusto naturale di questo frutto, grazie ad un mix di limone e zucchero. Il sapore del Dragon Fruit verrà notevolmente esaltato, specie se preferite un retrogusto acidulo. Un frullato davvero delizioso potete preparalo miscelando pitaya, banana, mirtilli e latte o, in alternativa, yogurt e latte di mandorla. Le varianti sfiziose possono essere il burro d’arachidi, le mandorle tostate o frutta in aggiunta da mettere intera.
  • Come dessert – È possibile preparare dei rinfrescanti sorbetti dopo pasto, a base di pitaya. Consiglio: non gettate via la buccia perché vi tornerà utile per servire il vostro dolce. O ancora dei deliziosi spiedini di frutta. Come? Tagliate pitaya, kiwi, ananas e mango a quadratini e infilateli in lunghi spiedini di legno. Fate cuocere su una griglia, o in forno, fino a che non potrete vedere una leggera doratura. Spolverate con dello zucchero a velo et voilà, il vostro dessert è pronto.