Cocktail con pitaya: come preparare 3 gustosissimi drink

La pitaya, nota anche con il nome di frutto del drago o il dragon fruit, è il frutto di una pianta di cactus detta Hilocereus. Con questo frutto esotico così particolare, caratterizzato da grandi fiori bianchi che si aprono di notte e durano solo un giorno, è possibile preparare dei freschissimi cocktail analcolici alla frutta, frullati e bevande alcoliche. Un profumo delicato, una polpa che si scioglie in bocca e un sapore delizioso: scopriamo come preparare 3 gustosi cocktail a base di pitaya.

  1. Agua de pitaya. Con la polpa della pitaya si prepara una bevanda chiamata agua de pitaya. Si tratta del drink perfetto per quanti seguono un regime dietetico ipocalorico. Sorseggiare l’Agua de Pitaya vi farà beneficiare di una migliore diuresi, riducendo quindi la ritenzione idrica. Come si prepara? Vi servono quattro frutti di pitaya rossa, mezzo litro di acqua, del succo di limone, menta e due cucchiai di sciroppo di yacon. Sbucciate la pitaya, tagliatela a pezzi e mettetela nell’estrattore. Raccogliete il succo, aggiungete dell’acqua e lo sciroppo, poi il limone e la menta. Servite la bevanda molto fredda.
  2. Pitaya latte. Gli ingredienti base per preparare questo cocktail ancora poco conosciuto, sono: un latte vegetale a scelta tra mandorla, riso, soia e avena e una pitaya. Una prelibata e dolcissima variante è il Vanilla Pitaya Latte che si prepara aggiungendo alla ricetta classica del latte di cocco e della vaniglia in polvere. Non dovete fare altro che frullare gli ingredienti e versare il vostro gustosissimo cocktail, adatto davvero a tutti.
  3. Daiquiri. Se invece desiderate un drink alcolico, procuratevi del rum, dello sciroppo di zucchero, succo di lime appena spremuto, ghiaccio, un mango e una pitaya. Tagliate a pezzi la frutta e frullatela con del ghiaccio. In uno shaker mescolate il rum, lo sciroppo di zucchero e il succo di lime. Versate questo mix in un bicchiere da cocktail e aggiungete la purea di frutta con granita, procedendo per strati, prima il mango e poi la pitaya.