Legumi e gusci d’uovo per un orto creativo

Quando un bambino trova una pietanza nel piatto, difficilmente si troverà a collegare ciò che sta mangiando al suo corrispettivo in natura: a causa dell’industrializzazione della filiera alimentare e al progressivo spostamento degli abitanti dalla campagna alla città, il contatto con le piante che producono gli ortaggi, i frutti e i legumi che troviamo ogni giorno sulla nostra tavola è sempre più raro, e il rapporto con il cibo sempre più astratto. Un discorso che non vale solo per i bambini: quante persone, al di là degli appassionati e dei professionisti del settore, saprebbero riconoscere a colpo d’occhio una pianta di pomodori o di cetrioli?

Per questo il giardinaggio è un’attività particolarmente educativa per un bambino, perché gli permetterà di imparare i cicli naturali, il concetto di stagionalità, il tempo richiesto dalla coltivazione: tutti aspetti che in conclusione gli insegneranno a riconoscere il valore del cibo e del rispetto della natura.

Non tutte le famiglie hanno però a disposizione un giardino o un appezzamento di terra utilizzabile a questo scopo, ma specialmente negli ultimi anni, anche grazie a una rinnovata consapevolezza ecologica, sono in tanti a dotarsi di un piccolo orto casalingo anche su un semplice balcone o addirittura dentro casa. Di certo le quantità prodotte da questo tipo di attività non riusciranno a soddisfare le esigenze alimentari di una famiglia, ma in compenso avranno grande valore educativo per i più piccoli, oltre a portare un po’ di verde nelle nostre abitazioni.

Una possibilità che permette di coniugare esigenze di spazio, riciclo e creatività è la semina nei gusci d’uovo. In pochi ne conoscono le proprietà nutritive: il guscio d’uovo è infatti ricco di calcio, potassio, sodio, magnesio e zolfo, tutti elementi che possono essere sfruttati per fertilizzare il terreno. Per questo, quando si usa un uovo per cucinare, invece di buttarne il guscio è possibile utilizzarlo come base per la nursery delle nostre piantine, sfruttando anche la confezione che diventerà una piccola serra. Per dare un tocco di colore, possiamo preliminarmente decorare l’esterno dei gusci con della tempera.

Il primo passo è prendere i mezzi gusci debitamente sciacquati, appoggiarli nei vani della confezione e riempirli di terriccio che dovremo poi umidificare con dell’acqua.
A questo punto, aiutandoci con un bastoncino, creiamo un piccolo buco nella terra, facendo attenzione a non arrivare al fondo. Sarà questa la “buca” dove inseriremo il nostro seme, per poi coprirlo nuovamente col terriccio.

Ma quali sono i semi più adatti? I legumi sono sicuramente ideali per lo scopo educativo: i semi da utilizzare, infatti, sono i legumi stessi, il che renderà il processo più chiaro ed emozionante per un bambino. Inoltre lenticchie e fagioli hanno tempi di crescita piuttosto veloci, per cui sarà possibile osservarne la crescita giorno per giorno. Infine, sono piante resistenti e che non richiedono troppa acqua: l’importante è innaffiare delicatamente ogni volta che la terra sarà diventata grigia e sabbiosa.
È importante, prima di seminare, scegliere con cura i semi: lenticchie e fagioli andranno prima sciacquati sotto l’acqua corrente con l’aiuto di uno scolapasta, e selezionati tra quelli più chiari e integri.

Dopo qualche giorno dalla semina, le piantine saranno già alte alcuni centimetri: a questo punto, è bene spostare le piantine nella terra o in un vaso. Il guscio d’uovo fa sì che questa operazione sia particolarmente semplice: dovremo prendere il nostro guscio ormai germogliato, e romperlo delicatamente in più punti in modo che le radici avranno poi lo spazio necessario per attraversarlo.
Per invasare, il procedimento è lo stesso della semina ma più in grande: scaviamo il terriccio per qualche centimetro, inseriamo l’uovo con la piantina e ricopriamolo in modo da lasciare libero il fusto della pianta.

Il periodo ideale per questa operazione è la primavera, perché queste piante richiedono un clima mite. Se avremo svolto tutti questi passaggi correttamente, nel giro di 80 – 100 giorni saremo pronti per il raccolto dei baccelli. Per un bambino, sbucciare il baccello e trovarne il legume sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile: non è difficile poi immaginare la sorpresa nel realizzare quante piante servono per un semplice piatto di fagioli.
Certo, difficilmente avremo legumi a sufficienti per preparare una cena, ma perché non trasformare anche quest’occasione in un gioco? Cuciniamo una bella zuppa a cui aggiungeremo le lenticchie e i fagioli coltivati da noi, e invitiamo i nostri bambini a trovarli nel piatto: un’impresa impossibile che gli darà un sapere tutto diverso.