Un dopocena per tutti i gusti: il sorbetto

Il sorbetto è un dolce freddo a base di acqua, zucchero, polpa o succo di frutta, alle volte con l’aggiunta di vino o distillato. C’è chi sostiene che il nome “sorbetto” provenga dalla parola araba “sharabat” che vuol dire bibita fresca, chi invece che derivi da “serbet”, la parola turca, tradotta in sorbire. In ogni caso, i sorbetti erano diffusi già in antichità: se Nerone per consentire ai cuochi di realizzarli faceva prelevare il ghiaccio dagli Appennini, gli arabi utilizzavano la neve dell’Etna mescolata al sale marino. Il termine, ad ogni modo, si diffonde nel Medioevo: la parola viene scelta come onomatopea del suono che veniva fatto per succhiare, un po’ per volta, questa bevanda fredda a base di frutta. Solo nell’800 d. C. gli arabi portarono in Sicilia il procedimento per realizzare ottimi sorbetti: per ottenerli era necessario mescolare il succo di frutta in un recipiente circondato dalla neve e per rallentare lo scioglimento del ghiaccio si aggiungeva del sale; in questo modo il succo si raffreddava e si addensava. Da quello più diffuso al limone, fino alla variante particolare come il sorbetto al cocco, oggi è possibile gustare questo fresco dessert a base di frutta in qualsiasi momento. I sorbetti sono oramai dei fantastici compagni dell’estate, da gustare dopo il pranzo o la cena, come aperitivo o per altri appuntamenti estivi in compagnia.

Sorbetto, gelato e granita: quali differenze?

Sorbetto, gelato e granita sono accomunati dalla loro natura di dolci freddi ma hanno delle differenze, nella preparazione, che li distinguono l’uno dall’altro. Nello specifico, sorbetto e granita, si distinguono dal gelato per via dell’utilizzo in quest’ultimo di latte, panna e altri ingredienti, che invece sono completamente assenti nella preparazione di sorbetti e granite. Ma i sorbetti e le granite sono molto diversi anche fra loro: se la granita è realizzata solo con acqua, succo di frutta e poco zucchero e si presenta come una bevanda granulosa, il sorbetto è soffice e semidenso. Per quanto riguarda la cremosità ci sono varie strategie: la ricetta originale è quella del sorbetto senza albume ma per ottenere un sorbetto cremoso al limone, alcuni pasticceri ricorrono al suo utilizzo.

Il sorbetto al limone da gustare in modi differenti:

Il sorbetto al limone da bere: è la bevanda fresca ideale da servire a fine pasto o tra una portata e la successiva per pulire la bocca. Si tratta di un sorbetto dalla preparazione molto veloce che necessita di 40 gr. di zucchero, il succo di 1 limone e 12 cubetti di ghiaccio per ogni bicchiere. Frullando tutti gli ingredienti il sorbetto da bere è subito pronto.

Il sorbetto al limone senza albume: come detto, quello senza albume è il sorbetto nella sua ricetta originale. Per evitare di non riuscire a frullare i granelli di zucchero è possibile utilizzare lo sciroppo di glucosio. Se si ha tempo prima di servire il sorbetto è possibile preparare il composto per 4 persone con 250 gr. di succo di limone, 250 gr. di acqua e 100 gr. di sciroppo di glucosio. Questo succo deve esser fatto raffreddare in freezer, magari in cubetti. All’occorrenza i cubetti di sorbetto possono essere frullati in pochi secondi.

Il sorbetto al limone cremoso: la versione cremosa del sorbetto, invece, include negli ingredienti principali anche l’albume d’uovo. L’albume, infatti, trasforma il risultato in una crema soffice e liscia come un gelato. L’albume deve essere inserito nella miscela preparata solo alla fine e solo dopo averlo montato a neve.

Sorbetto alla frutta

I sorbetti di frutta sono sempre più diffusi e rappresentano ottime varianti rispetto a quelli realizzati con il limone. Un’alternativa fresca e dissetante è il sorbetto all’arancia: la preparazione è identica a quella al limone e può essere utilizzato sia come dopocena che come fresca bevanda per dissetarsi durante l’aperitivo. Fragole, meloni o anguria possono essere utilizzate per proporre dei sorbetti di frutta più simili a dessert a fine pasto, soprattutto d’estate. Il sorbetto alla fragola, ad esempio, si può preparare con 350 gr. di acqua, 350 gr. di zucchero e 500 gr. di frullato di fragola. Per ottenere un composto omogeneo è consigliabile far sciogliere lo zucchero nell’acqua sul fuoco e poi riporlo in frigo a raffreddare. A parte frullare le fragole, mescolare i due preparati freddi e tenere in freezer per circa mezz’ora. Lo stesso procedimento può essere seguito con il sorbetto al melone e il sorbetto all’anguria: in questi casi, però, bisogna dimezzare la quantità di zucchero, già abbondantemente presente nella frutta.

Sorbetto alla frutta esotica

Il sorbetto al mango, così come il sorbetto al cocco sono una soluzione originale per offrire ai tuoi ospiti un dessert dopo cena molto gustoso ed esotico. A differenza dei sorbetti preparati con la frutta tradizionale, quelli con frutti esotici possono necessitare di un maggior quantitativo di zucchero affinché risultino gustosi. Pertanto, per 600 gr. di acqua, saranno necessari 200 gr. di zucchero e 50 di cocco grattugiato finemente. In alternativa, si può utilizzare metà acqua e metà latte di cocco, per avere un gusto ancora più intenso. Per il sorbetto al mango, invece: per 300 gr. di mango frullato sono sufficienti 200 gr. di zucchero e 250 gr. di acqua.

Sorbetto: come si mangia, come e quando si serve

Il sorbetto può essere bevuto o mangiato al cucchiaio. Solitamente si serve in piccole coppe gelato o in bicchieri, ma può essere anche servito nella buccia del frutto con cui è realizzato. Ad esempio, un limone o un’arancia svuotate della polpa possono fungere da perfetti contenitori per il sorbetto. Il momento migliore per servire il sorbetto è il dopocena, al posto del dessert, ma può essere anche un ottimo intervallo tra una portata di carne e una di pesce. Il sorbetto può essere mangiato anche al posto del gelato: rappresenta un dessert più leggero a base di frutta. Il sorbetto preparato in casa può essere conservato in freezer, in bottiglia o in vaschetta. Il sorbetto risulterà sempre buono e gustoso da mangiare per circa un mese.